IPO Porsche, ieri il debutto in Borsa oggi quota a €82,50. Male Volkswagen

La quotazione di ieri e l’andamento odierno

Ieri è stato il primo giorno di contrattazioni per il titolo Porsche che è stato quotato sul listino azionario tedesco con una valutazione totale di ben €75 miliardi, appena al di sotto degli €80 miliardi di Volkswagen ma maggiore di quella di Ferrari (€37 miliardi). L’attesa è stata grande da parte degli investitori che hanno assistito alla maggiore IPO sulla Borsa di Francoforte dalla quotazione di Deutsche Telekom nel 1996.

Le azioni Porsche hanno iniziato la seduta al massimo prezzo consentito dai bookrunners a €82,50. Nonostante un consistente rialzo in tarda mattinata, fino al massimo intraday di €86,74, la prima seduta si è conclusa sostanzialmente piatta per il titolo della casa automobilistica che ha iniziato gli scambi in un periodo molto turbolento per i mercati finanziari. Oggi il titolo si mantiene a 82,50 euro.

Raccolti €19,5 miliardi

La società ha annunciato di aver raccolto ben €19,5 miliardi mediante la vendita di oltre 113 milioni di azioni ordinarie senza diritto di voto di cui circa €9,6 miliardi andranno a Volkswagen mentre il restante sarà redistribuito agli azionisti sotto forma di dividendo straordinario.

Circa il 40% della richiesta di azioni è finita nelle mani di importanti investitori istituzionali, tra cui l’asset manager T. Rowe Price e i fondi sovrani quali la Qatar Investment Authority, l’Abu Dhabi Investment Authority e il fondo sovrano norvegese.

Le risorse raccolte dalla quotazione saranno impiegate per sviluppare i piani di elettrificazione della società che intende raggiungere la rivale Tesla, in termini di auto vendute, entro il 2025. Porsche ha dalla sua la scalabilità dei progetti e degli investimenti, che sono supportati dal colosso Volkswagen, ma anche l’appetibilità del titolo data dall’esclusività del marchio.

Infatti, Porsche ha già raggiunto un enorme traguardo grazie alla commercializzazione dei suoi nuovi modelli completamente elettrici appartenenti alla gamma Taycan (circa 41mila vetture vendute globalmente nel solo 2021) che hanno sorpassato quelle derivanti dai modelli iconici della serie 911, ferme a 38mila, ma la cui produzione è iniziata nel 1963.

Porsche, insieme a Volkswagen, ha infatti lanciato la sfida alla gamma dei veicoli elettrici di Tesla grazie alla maggior profittabilità per vettura e alle sempre più stringenti restrizioni sulle emissioni imposte dall’Unione Europea ai classici veicoli con motore endotermico. I €9,6 miliardi raccolti dalla quotazione rappresentano circa un quinto del budget totale (€52 miliardi) necessario allo sviluppo dei progetti di elettrificazione del gruppo Volkswagen.

Le previsioni

Crediamo che la quotazione di Porsche sul listino azionario abbia permesso a Volkswagen di liberare maggiore valore per gli azionisti e poter dunque continuare a finanziare l’incredibile storia di successo commerciale del marchio di Stoccarda. L’operazione, infatti, ricalca quella che FCA attuò nei confronti di Ferrari nel 2015.

Tuttavia, questa volta, Porsche potrebbe addirittura risultare più appetibile della casa del Cavallino. Dati alla mano, Porsche quota attualmente ad un multiplo di circa 7,2 volte rispetto agli utili contro un multiplo di 40 di Ferrari.

Nonostante ciò, Volkswagen ha mancato il suo obiettivo di rinvigorire la propria capitalizzazione mostrando al mercato il valore di uno dei suoi migliori marchi. Infatti, molti investitori proprietari dei titoli Volkswagen e Porsche SE (cassaforte familiare che ha una quota di maggioranza nel colosso di Wolfsburg) hanno liquidato le proprie posizioni per acquistare i nuovi titoli della casa automobilistica, denominati Porsche AG. Infatti, nella giornata di ieri, sia i titoli Volkswagen che Porsche SE perdono rispettivamente il 6,9% e il 10,9%.

In conclusione, riteniamo che Porsche AG possa catalizzare ancora di più l’attenzione degli investitori nei prossimi anni con un potenziale di crescita del titolo che rimane elevato nonostante le condizioni di mercato che, attualmente, sono particolarmente avverse.

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