Market Update: Caos Brexit, crolla la sterlina. Italia si aggrappa a Rousseau
Gli investitori iniziano a temere il peggio in vista del voto di questo pomeriggio al Parlamento inglese.
Borse europee in rosso con il sentiment del mercato che sembra essere appesantito da diversi fattori, tra cui qualche timore sulla guerra commerciale e la Brexit. Proprio su quest'ultimo punto sembrano essersi concentrati gli operatori in vista del voto di oggi che potrebbe concedere al Parlamento britannico di avere a disposizione la sessione di domani per far passare una legge che elimini la possibilità di no Deal. Lo stesso Boris Johnson ha fatto minacciato in caso di voto positivo di andare alle elezioni il prossimo 14 ottobre, evento questo che prevedrebbe comunque un voto di almeno i 2/3 del parlamento. Insomma, la questione si complica e nonostante sembri esserci l'intenzione di escludere un No Deal da parte dell'opposizione, gli investitori temono che Boris Johnson faccia sul serio. Da qui le vendite diffuse sulla sterlina, con il cambio vs dollaro sceso sotto 1,20, aggiornando i minimi dal flash crash di ottobre 2016.
Rimanendo sul fronte valutario, il super dollaro mostra i muscoli anche verso euro, scendendo stamani sotto l'area supportiva strategica, e aggiornando i nuovi minimi da maggio 2017, portando il Dollar Index ai massimi da quel periodo. Le vendite sarebbero giustificate dal continuo deterioramento del settore manifatturiero in europa, che ha visto la fiducia del settore scendere ad agosto ai livelli minimi dal 2012. A tal proposito, il forte ipercomprato del dollaro potrebbe rientrare oggi in concomitanza con la pubblicazione dei dati sugli indici PMI e ISM del settore manifatturiero. Un dato deludente potrebbe far scattare vendite fisiologiche con l'euro/dollaro che potrebbe rivedere area 1,10.
Infine, sull'Italia, è iniziato il voto sulla piattaforma Rousseau da parte degli iscritti pentastellati che dovrebbero votare l'approvazione al nuovo governo giallo rosso. I risultati dovrebbero arrivare nel tardo pomeriggio è potrebbero dare una spinta agli asset italiani in caso di esito positivo. In questo caso, Conte potrebbe sciogliere la riserva e chiedere la fiducia alle Camera già questa settimana.
Il risk off sta premiando i cosiddetti porti sicuri come yen, oro e bund, i cui rendimenti hanno aggiornato stamane i nuovi minimi storici a -0,74% sul decennale.
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