Terre rare: cosa sono e perché sono al centro della guerra commerciale Usa-Cina
Guerra commerciale Usa-Cina: Pechino pronto ad utilizzare le terre rare per controbilanciare le mosse di Washington. Xi Jinping visita uno maggiori stabilimenti del Paese: boom delle azioni. Cosa sono le terre rare?
Cina pronta ad utilizzare le terre rare per controbilanciare le mosse statunitensi contro il Dragone. In una fase di stand-by sul fronte del colloqui commerciali tra Washington e Pechino, la scorsa settimana ha fatto discutere la visita del presidente Xi Jinping presso uno dei maggiori stabilimenti di terre rare del Paese: poco è bastato a scatenare i rumors circa una possibile contro mossa della potenza asiatica riguardante la propria posizione dominante sull’export della materia prima. Cosa sono le terre rare? A cosa servono? Perché sono così importanti?
Cosa sono le terre rare?
Secondo la definizione ufficiale, le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, utilizzati in settori diversi, dall'elettronica più commerciale, alla più alta tecnologia, alle attrezzature militari. L’appellativo “rare” si lega all’origine degli elementi di base, ossidi non comuni isolati ed estratti per la prima volta nel diciottesimo secolo; solo più avanti si scoprì un’elevata concentrazione di questi all’interno della crosta terrestre.
Delle terre rare fanno parte scandio, ittrio, lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tallio, itterbio e lutezio.
Tra i principali prodotti che utilizzano terre rare nel processo produttivo compaiono magneti, catalizzatori, componenti di veicoli ibridi, laser e fibre ottiche.
Terre rare: le aziende performanti
Sebbene la Cina al momento non abbia esplicitamente deciso di limitare la vendita di materia prima agli Stati Uniti, i media cinesi hanno dato la cosa per certa. La prospettiva che il valore delle commodities potesse salire sull’inasprirsi delle tensioni commerciali ha causato forti aumenti delle quotazioni azionarie dei principali produttori asiatici, compresa la società visitata da Xi: le azioni JL MAG Rare-Earth Co Ltd sono infatti salite del 10%, raggiungendo il proprio massimo storico, con un +134,1% nel solo mese di maggio; China Rare Earth Holdings Ltd è cresciuta di oltre il 40%, mentre l'australiana Lynas Corp, unico produttore di terre rare al di fuori della Cina, ha performato del +14,6%.
Terre arer: l'opinione della stampa
Senza lasciare nulla al caso, il People's Daily ha titolato un pezzo "Stati Uniti, non sottovalutare la capacità della Cina di contrattaccare", evidenziando la "scomoda" dipendenza degli americana dalle terre rare del Dragone.
Complessivamente, dati al 2017, l'export annuo inese di terre rare si è attestato a 96,1 milioni di dollari, il 32% verso gli Stati Uniti, il 17% verso il GIappone. Seguono col 10% il Regno Unito e con poco più del 9% la Corea del Sud.
Il giornale del partito comunista non si è inoltre tirato indietro dal commentare la situazione, riportando in un editoriale: "Consigliamo alla fazione americana di non sottovalutare la capacità cinese di salvaguardare i propri diritti ed interessi di sviluppo. Poi non dite che non vi avevamo avvertito!".
L'espressione "non dite che non vi avevamo avvertito", hanno precisato da Reuters, è stata generalmente utilizzata dai media cinesi per mettere in guardia i rivali sulle principali aree di disaccordo: per fare un esempio, il Dragone la sfoggiò nel 2017 durante una disputa di confine con l'India, nonché nel 1978 prima che la Cina invadesse il Vietnam.
Cina: posizione dominante per vantaggio diplomatico
Sebbene il divieto sull’export dell terre rare sia un'arma potente se usata all’interno di un contesto commerciale già complicato, è altrettanto vero che la Cina sfrutterà tale arma principalmente come arma di difesa, perché la stessa Cina, perdendo il suo primo acquirente, potrebbe a sua volta incorrere in perdite consistenti.
Non è la prima volta che Pechino sfrutta l’arma delle terre rare per dare filo da torcere ai propri antagonisti/acquirenti mondiali. Nel 2010, il Dragone ha tagliato le esportazioni di commodities in direzione del Giappone, dopo che un peschereccio cinese si è scontrato con due navi della Guardia costiera nipponica vicino alle isole disabitate del Mar Cinese orientale che entrambi i Paesi rivendicano.
Terre rare: Cina unico player?
Nel 2012, Giappone, Stati Uniti ed Unione Europea si sono lamentati con l'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) per le restrizioni poste dal Governo cinese sullo scambio di materie prime. Due anni dopo, la Cina è stata richiamata dal Wto per aver sfruttato la scusa dei “motivi ambientali” per alterare i livelli di offerta ai partner mondiali.
In attesa di conoscere gli sviluppi, qualora la Cina dovesse sfruttare la propria posizione dominante per ottenere un vantaggio diplomatico, non è da escludere un'accelerazione della capacità di estrazione di terre rare da California e Australia.
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