Oro vacilla con risk on sui mercati
Il metallo prezioso prova a difendersi dopo la discesa delle ultime sedute che l’ha portato ai minimi da quasi un mese.
Oscilla attorno alla soglia dei 1.500 dollari/oncia l’oro, dopo il calo delle ultime sedute. I prezzi sostano non lontano dai recenti minimi di 1.485 dollari/oncia. Questo movimento sembra essere riconducibile a diversi fattori, tra cui segnaliamo in ordine di importanza:
1- il recente miglioramento del sentiment degli investitori, dopo il dissolvimento del rischio Brexit e l’allentamento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina riguardo alla questione commerciale;
2 - un certo ridimensionamento delle aspettative degli operatori riguardo alle prossime mosse delle Banche centrali. Il mercato era arrivato e rimane ancora, a nostro avviso, eccessivamente carico di aspettative ultra accomodanti sia lato Bce (che si radunerà questo giovedì) sia lato Federal Reserve.
Un ruolo marginale ha giocato la forza del biglietto verde, con la correlazione tra i due mercati che è venuta meno a partire da giugno scorso.
Quale scenario sul metallo prezioso?
Nonostante i segnali di debolezza di breve, siamo convinti che il rally partito un anno fa non sia ancora terminato. Delle fasi di discesa temporanea potrebbero creare solo delle buone occasioni d'acquisto verso target più elevati. L'idea di fondo è che il mercato approfitterà di due driver che si susseguiranno temporalmente. Da qui a fine anno la speranza di misure ultra accomodanti da parte delle Banche centrali daranno slancio per un allungo verso nuovi massimi. Questo effetto dovrebbe stemperarsi a inizio 2020, quando poi i timori sulla crescita globale prevalicheranno e l'oro assumerà nuvamente la veste di bene rifugio. Al momento ci aspettiamo di vederlo a 1.700/1.800 dollari nell'estate 2020.
Andamento dell'oro
Graficamente, l'oro ha corretto sinora fermandosi sul primo ritracciamento di Fibonacci partito dai massimi di inizio settembre. Nel breve sono possibili ulteriori discese almeno fino a verso 1.450 dollari, secondo dei ritracciamenti suddetti e precedente resistenza nel rally estivo. La tenuta di questo supporto è strategica per un rilancio delle quotazioni verso nuovi massimi. Contrariamente, una sua rottura potrebbe portare a un'estensione della flessione in direzione di 1.380, ultimo dei ritracciamenti suddetti e resistenza che ha ostacolato il metallo prezioso diverse volte negli ultimi 5 anni.
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