PPI USA in rallentamento al +0,2%
L’indice dei prezzi alla produzione ha mostrato una frenata nel mese di ottobre rispetto a quello precedente in scia al dato positivo sul CPI della settimana scorsa.
I risultati
Questo pomeriggio il Bureau of Labor Statistics ha pubblicato il dato sul PPI (Producer Price Index) negli Stati Uniti relativo al mese di ottobre. Il valore su base mensile è stato del +0,2% ma è risultato in rallentamento rispetto alle stime del consensus ferme al +0,4%.
L’indice Core PPI, invece, che esclude i panieri degli energetici, degli alimentari e dei servizi commerciali, è aumentato del +0,2% su base mensile contro delle aspettative di una crescita del +0,3%. Su base annuale il Core PPI è salito al +5,4% ad ottobre, in leggero calo rispetto al +5,6% di settembre.
Su base annuale, invece, il PPI è salito del +8% mostrando comunque un rallentamento rispetto al +8,3% previsto dal consensus e al +8,5% di settembre.
Il dato segue quello della settimana scorsa sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) che ha mostrato un aumento al +7,7% a/a rispetto al +8,2% a/a del mese di settembre.
A seguito della pubblicazione, le aspettative degli operatori di una Fed più accomodante nella prossima riunione di dicembre sembrano diventare reali. Infatti, il Governatore della banca centrale statunitense Jerome Powell aveva già anticipato che l’intensità dei rialzi sarebbe potuta rallentare a seguito di dati particolarmente positivi.
Alla luce di ciò, sembra che le pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti, complice anche la politica monetaria restrittiva della Fed, abbiano davvero superato il picco e si stiano ora avviando verso un trend discendente.
Tuttavia, il mercato del lavoro estremamente forte, con un tasso di disoccupazione a ottobre del 3,7%, potrebbe mantenere l’inflazione elevata anche nel medio termine e ben oltre il target ottimale del +2% a/a fissato dalla Federal Reserve.
Gli effetti sui mercati
Wall street apre positiva sulle aspettative di una Fed più accomodante nelle prossime riunioni. Sul lato valutario, invece, il dollaro si indebolisce contro sterlina, yen ed euro prima di recuperare parzialmente terreno.
Le previsioni
I dati sulle pressioni inflazionistiche potrebbero realmente spingere la Federal Reserve a rallentare l’intensità dei rialzi nel medio termine con un aumento da 50 punti base per dicembre (dopo i quattro aumenti consecutivi da 75 punti base).
La banca centrale infatti sta cercando di raggiungere il cosiddetto “soft landing” ovvero una condizione per cui i fondamentali dell’economia non sono troppo stressati dagli effetti della sua politica monetaria.
A questo punto, crediamo che una rinormalizzazione nell’intensità dei rialzi (continuando comunque ad alzarli nel medio/lungo periodo) possa contribuire a riportare l’indice dei prezzi al consumo vicino ai target fissati dall’istituto monetario.
Vuoi fare trading sui mercati internazionali?
Con i Turbo24 puoi fare trading sui maggiori indici internazionali tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.
Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i Turbo24.
Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
Scopri nuove opportunità di trading
Con IG vai long o short su oltre 17.000 mercati. Scegli la nostra piattaforma pluripremiata per fare trading con spread ridotti su indici, azioni, materie prime e molto altro.
Dati di mercato
- Forex
- Azioni
- Indici
Visualizza i prezzi del forex in tempo reale
Visualizza i prezzi delle azioni in tempo reale
Visualizza i prezzi degli indici in tempo reale
I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.