Prezzo dell’oro in leggero rialzo, ma resta ancora sotto i 1.700 dollari/oz
Nelle ultime ore il prezzo dell’oro ha ritracciato i valori della vigilia, quando ha raggiunto massimi pluriennali. Ad influenzare il prezzo soprattutto l’azione delle Banche centrali
È ancora presto per considerare l’emergenza coronavirus in contrazione – tutt’altro: gli Stati Uniti stanno affrontando ora il picco dei contagi, per quanto il numero delle vittime giornaliere sembra si stia stabilizzando, mentre i dati incoraggianti provenienti dall’Europa dal punto di vista sanitario non permettono ancora un rilassamento delle misure di distanziamento sociale implementate per contenere i contagi, con le relative conseguenze sull’economia reale dei paesi colpiti e, di rimando, sui mercati finanziari.
Eppure, il prezzo dell’oro nelle ultime ore ha subito notevoli rialzi, raggiungendo ieri quota 1.742 dollari l’oncia, il massimo dal dicembre del 2012 - salvo poi ritracciare oggi in giornata. È il risultato del ritorno degli investitori sui mercati finanziari, seppur sospinti dalla cautela dopo che, ieri, gli indici statunitensi hanno osservato rialzi fino al 7%, mentre invece l’emergenza sanitaria è ancora al suo picco e quella economica resta molto incerta. Torna dunque l’oro come bene rifugio, per quanto resti alta la volatilità sul mercato delle materie prime.
Il collegamento con il dollaro
D’altro canto, gli analisti vedono anche un rilancio dell’oro grazie all’indebolimento del dollaro. Mentre, nelle ultime settimane, la corsa alla liquidità ha provocato forti vendite di asset da parte degli investitori, per accumulare abbastanza dollari in vista dell’alta incertezza sui mercati, nelle ultime ore il biglietto verde ha subito un calo – abbastanza per favorire l’acquisto in dollari del metallo prezioso.
Al momento, infatti, il dollaro perde sia nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1.0880), mentre il cross GBP/USD viaggia a quota 1.2327.
L’azione delle Banche centrali
Rileva anche l’azione delle Banche centrali a livello globale. Le forti iniezioni di liquidità delle ultime settimane (solo la Federal Reserve ha disposto misure di Quantitative Easing potenzialmente illimitate, dopo una prima mossa che ha iniettato circa 700 miliardi di dollari nel sistema) hanno provocato notevoli rialzi del prezzo dell’oro.
Dal Giappone invece arrivano notizie di stimoli fiscali per l’equivalente di oltre 990 miliardi di dollari, mentre il premier Shinzo Abe ha decretato lo stato di emergenza e ordinato misure di lockdown fino almeno al 6 maggio a Tokyo e altre sei prefetture – sarà interessato circa il 44% della popolazione giapponese.
Anche la Bank of Australia, che il 19 marzo scorso aveva annunciato un programma di acquisto di titoli pressoché illimitato, oltre a un taglio dei tassi di interesse del 25% (tra le prime ad operare in tal senso) sembra volersi continuare a muovere in questa situazione. Oggi, durante la riunione dell’istituto centrale, non sono stati annunciati ulteriori misure rispetto alle suddette – a dispetto delle previsioni: il consensus si aspettava un ulteriore calo dei tassi, già a minimi record.
A quanto viaggia ora il prezzo dell’oro?
Al momento, le quotazioni dell’oro viaggiano a 1.694 dollari l’oncia.
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