Quotazione Mediobanca in rialzo, ok da Bce per aumento quota Del Vecchio

Il via libera da parte della Banca centrale europea è arrivato l’ultimo giorno disponibile, ma da oggi è una certezza: l’aumento della partecipazione del patron di EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio, all’interno di Mediobanca, è possibile. La quota in mano al presidente della multinazionale franco-italiana potrebbe dunque passare dall’attuale 9,9% a un massimo del 20%.

Qual è il piano di Del Vecchio in Mediobanca?

Dall’inizio dell’estate le quotazioni di Mediobanca sono aumentate di circa il 21,45%, un balzo in avanti arrivato in concomitanza con la richiesta inoltrata alla fine di maggio all’istituto centrale europeo per aumentare la partecipazione della Delfin di Del Vecchio nel capitale di Piazzetta Cuccia.

La Bce ha avuto 60 giorni per pronunciarsi sull’operazione; la risposta da Francoforte è arrivata poche ore fa e la scalata di Del Vecchio in Mediobanca è stata approvata.

I dettagli sono ancora pochi. Già al momento di inoltrare la richiesta Del Vecchio aveva sottolineato come non intendesse intervenire sulla gestione dell’istituto di credito: la Delfin, società che detiene tutte le partecipazioni azionarie e la liquidità del patron di EssilorLuxottica, entrerà nel capitale di Mediobanca unicamente in funzione di un investimento finanziario e, a dimostrazione di ciò, ha escluso di presentare una lista per il rinnovo del Consiglio d’amministrazione alla prossima assemblea, in programma per il 28 ottobre.

Secondo indiscrezioni, Del Vecchio potrebbe aspirare ad aumentare la sua quota fino a 14%, diventando così il primo azionista del gruppo, con una percentuale maggiore di quella del patto di consultazione (che controlla il 12,6% dell’istituto, con Mediolanum al 3,3%) e del gruppo Bolloré, fuori dal patto, che detiene il 6,7% delle azioni Mediobanca.

D’altra parte, lo stesso patto non è affatto ostile a un ingresso di tale entità – tutt’altro: già da febbraio, quando aveva iniziato a farsi strada l’ipotesi di un nuovo ingresso in Piazzetta Cuccia, gli azionisti si erao espressi a favore dell’operazione, ritenendo la Delfin un investitore stabile e in grado di fornire un certo grado di sicurezza. “Non credo abbia comprato la partecipazione per venderla domattina”, aveva commentato una fonte.

D’altra parte, la richiesta alla Bce è stata inviata dopo sei mesi di trattative con la Banca d’Italia e la formula di Del Vecchio come “investitore finanziario” riflette più che altro i dubbi sollevati dalla Vigilanza Unica di Palazzo Koch. E vale ricordare anche che, ai tempi dell’ingresso di Del Vecchio all’interno del capitale di Mediobanca, lo scorso settembre, il magnate si era espresso in termini piuttosto critici sulla gestione dell’amministratore delegato Alberto Nagel – soprattutto per quanto riguarda la dipendenza da Generali, di cui Mediobanca controlla il 13,3%.

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Come si sta muovendo il titolo sul Ftse Mib?

Il rally della quotazione Mediobanca, che al momento guadagna il 3,21% e sale a 7,46 euro per azione, traina al rialzo anche l’indice di Milano. Il Ftse Mib si mantiene infatti a quota 20.072 punti, in rialzo dello 0,21%, dopo un avvio di giornata particolarmente sottotono e un andamento volatile per tutta la sessione.

Secondo gli analisti di Equita, "l'ok da parte della Bce a salire sopra il 10% di Mediobanca aumenterebbe l'appeal speculativo su Mediobanca e Generali, creando un forte supporto specialmente su Mediobanca".