Indice Mib in leggero rialzo, focus su trimestrale Unicredit
Rosso di 1,18 miliardi per Unicredit, che si prepara al cambio di vertice. Ftse Mib si mantiene in rialzo, dollaro torna a perdere terreno dopo balzo delle ultime ore – EUR/USD a 1,21
Avvio cauto per il Ftse Mib, che a oltre un'ora dall’avvio della sessione avanza dello 0,32%, mantenendosi comunque al di sopra di quota 23.000 punti (23.339 alle 10:30).
Bene anche il resto degli azionari europei in apertura: l'indice di borsa europeo Stoxx 600 apre in rialzo dello 0,2%, l'indice britannico Ftse avanza dello 0,1%, il tedesco Dax guadagna lo 0,2%, il francese Cac 40 è a +0,3% e lo spagnolo Ibex è in rialzo dello 0,1%.
Cosa sta influendo sulle azioni del Ftse Mib?
Oggi il focus sull’azionariato di Milano è tutto per le banche, protagoniste anche negli ultimi giorni mentre si susseguono le pubblicazioni delle trimestrali relative agli ultimi tre mesi del 2020.
Ieri sera è stato il turno di Unicredit: nel quarto trimestre Gae Aulenti ha registrato una perdita, superiore alle attese, di 1,18 miliardi dovuta soprattutto a una svalutazione dell'avviamento della divisione Corporate & Investment Banking. La banca ha annunciato che distribuirà agli azionisti 1,1 miliardi nel 2021, tra riacquisti di azioni proprie e dividendi in contanti.
Sul fronte cambio di guardia al vertice, Jean Pierre Mustier ha concordato con il Cda di risolvere anticipatamente il suo rapporto di lavoro con la banca a far data da oggi. Il consiglio ha quindi deliberato la nomina dell'attuale co-Chief Operating Officer Ranieri de Marchis come direttore generale, "al fine di assicurare la piena continuità manageriale alla guida del gruppo".
Al momento le azioni Unicredit perdono il 2,29% e scendono a 8,50 euro l’una.
Con Unicredit si chiude la stagione delle trimestrali per le banche italiane. Il rosso con cui la maggior parte degli istituti ha chiuso i bilanci non sorprende, dopo un 2020 caratterizzato da una profonda e improvvisa crisi economica. La sfida per le banche ora è ridurre i crediti deteriorati, come ha ricordato ieri in audizione parlamentare il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, sottolineando anche come Bankitalia stimi un incremento dei crediti problematici a fine 2022 inferiore ai 100 miliardi di euro per gli istituti italiani e, in ogni caso, su livelli "molto lontani da quelli raggiunti a fine 2014-15".
Quanto al resto dell’indice segna un rialzo dello 0,44% il titolo Stellantis, che ha già iniziato a vaccinare i dipendenti di uno dei propri impianti negli Usa.
Occhi anche su Mediaset, a +0,18% in attesa dell'udienza finale sulle cause civili intentate da Mediaset e Fininvest nei confronti di Vivendi per il mancato acquisto di Premium e il successivo tentativo di scalata, in programma per stamattina.
Quali notizie dal resto dei mercati finanziari?
- Usa – futures in rialzo su Wall Street, nonostante la frenata con cui gli azionari Usa hanno chiuso la giornata di ieri (positivo solo il Dow Jones che, in rialzo dello 0,20%, durante la sessione ha aggiornato i suoi record arrivando a 31.511,44 punti). Ieri il presidente Usa Joe Biden ha parlato per la prima volta in veste ufficiale con il suo omologo cinese Xi Jinping, raggiunto per via telefonica.
- Forex – i deboli dati sull’inflazione Usa rilasciati ieri, che hanno mostrato un indice dei prezzi al consumo sostanzialmente fermo sullo zero, hanno portato per un attimo a un rialzo del dollaro, che ha abbandonato i minimi su cui viaggiava da due settimane complice anche la rinnovata volontà della Fed di mantenere i tassi rasenti lo zero almeno fino a quando i prezzi al consumo non saranno tornati attorno al 2%. In mattinata tuttavia il Dollar Index si assesta sui valori della vigilia a quota 90,35, mentre torna a perdere terreno verso l’euro (EUR/USD in rialzo a 1,2129) e la sterlina (GBP/USD a 1,3828.
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