Quotazioni Ftse Mib in rialzo, bene azioni Nexi e Mediaset

In una giornata priva della guida degli indici statunitensi, chiusi per il Labor Day, Piazza Affari si allinea al resto degli indici europei e tenta il rimbalzo, con le quotazioni del Ftse Mib che proseguono al rialzo dell’1,28%, a 19.639,72 punti.

Le pressioni al ribasso in arrivo dagli Usa non riescono dunque a trascinare anche i mercati del Vecchio Continente. Venerdì gli indici di Wall Street hanno chiuso con perdita dallo 0,56% del Dow Jones fini all’1,27% del Nasdaq, passando per il 0,89% dell’S&P 500. Oggi gli indici di New York sono chiusi per festività, ma i futures indicano ancora un andamento al ribasso.

Tenenza opposta invece sugli indici di Borsa europei, che recuperano le perdite della scorsa settimana: il Dax avanza dell’1,54% dopo aver chiuso l’ultima settimana in calo dello 0,68%, il Cac 40 sale dell’1,46% (-0,74% nell’ultima settimana), l’Ibex avanza dello 0,95% (-1,84% alla chiusura di venerdì), Londra sale dell’1,87% dopo ribassi fino al 2,68% nell’ultima settimana.

Quali settori stanno contribuendo ai rialzi delle quotazioni sul Ftse Mib?

Bene il settore automobili e componentistica, in rialzo dell’1,47% a 203.872 punti. In rialzo anche media e comunicazioni (+2,16% a 8.546 punti) spinto soprattutto dalle prospettive di un ingresso di Mediaset nel progetto di rete unica in fibra su cui il governo sta lavorando insieme a Telecom Italia – che proprio a tal proposito nell’ultimo mese ha osservato un rialzo di oltre il 13%.

Quali sono le migliori azioni sul Ftse Mib oggi?

• Nexi

Torna a far parlare di sé il titolo Nexi, le cui quotazioni avanzano al momento in cui si scrive del 6,55% a 15,16 euro per azione dopo rumors secondo cui negli ultimi giorni sarebbero riprese le trattative per la fusione con Sia, società controllata da Cdp Equity attiva nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati a banche e istituzioni finanziarie.

Il dossier Nexi-Sia è tra le priorità di Cassa depositi e prestiti (che detiene il 25,69% del capitale Sia). Il progetto era entrato in una fase di stallo quest’estate, dopo divergenze sulla valutazione delle due società in vista della fusione, di cui si parla dal 2019. Durante il fine settimana sarebbero invece riprese le trattative tra Cdp e e i fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra.

“Nel caso l'operazione di fusione con Sia fosse confermata sarebbe strategicamente positiva per Nexi in quanto migliorerebbe il suo posizionamento nella catena del valore e aumenterebbe la diversificazione della clientela per tipologia e geografia", commentano gli analisti di Equita. "Ipotizzando un deal tutto equity, 100 milioni di sinergie ed una valutazione di Sia di 17 volte l'ebitda atteso al 2021 - aggiungono - stimiamo un aumento degli utili per azione 2023 di Nexi del 9%".

• Unipol

Notevole rialzo anche per le azioni Unipol, che avanzano del 3,37% a 4,05 euro l’una sulla scia del rinnovato risiko bancario, tanto sul Ftse Mib quanto in generale al livello europeo. Sale infatti la volatilità dopo l’annuncio, alla fine della sorsa settimana, di venti di fusione tra Bankia e Caixabank, due tra i principali istituti di credito spagnoli, in grado di dar luogo alla creazione del primo gruppo di credito nazionale.

• Azioni Fca

Performance relativamente buona anche per le azioni Fca, che al momento salgono di circa il 2,35% a 9,65 euro l’una.

A trainare al rialzo le quotazioni Fca hanno contribuito, soprattutto negli ultimi giorni, le notizie in arrivo da Parigi sugli incentivi del governo Macron: 100 miliardi di euro, di cui 40 in arrivo dall’Unione Europea, destinati per il 30% a una svolta green che comprenderà tutti i settori rilevanti – tra cui l’automotive: grande notizia per Peugeot e, di riflesso, per Fiat-Chrysler. Le due case automobilistiche si preparano infatti alla fusione che, secondo i vertici di Fca, nonostante i danni economici provocati dal coronavirus sul volume delle immatricolazioni, potrà avvenire entro il 2021.

Sul Mid cap bene le azioni Mediaset e Tiscali

Al di fuori del listino principale continua il rally delle azioni Mediaset e Tiscali, collegato al progetto di rete unica in fibra che, nelle ultime due settimane, ha tenuto banco su Piazza Affari.

Le azioni Mediaset avanzano del 5,20% a 1,76 euro l’una. Sembra un paradosso, ma è proprio grazie alla sentenza con cui, giovedì scorso, la Corte di giustizia europea ha accolto il ricorso di Vivendi sulla presunta penalizzazione della società francese nei diritti di partecipazione a Media For Europe (holding olandese tramite cui Mediaset vorrebbe creare una televisione europea) che il Biscione ha colto l’occasione di un rialzo: la stessa sentenza infatti apre alla possibilità di un ingresso di Mediaset nel progetto di creazione di una rete unica a banda ultralarga nazionale.

Stesso progetto che spinge al rialzo le quotazioni Tiscali, in procinto di partecipare alla creazione di FiberCop – la società che, insieme a alla rete secondaria attualmente in capo a Open Fiber, con cui si sta valutando la fusione, andrà a gestire la rete unica nazionale in fibra. Al momento, le azioni Tiscali avanzano del 3,85%, a 0,027 euro l’una.

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