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Quotazioni Ftse Mib in rialzo, rimbalzo degli indici su calo rendimenti USA

Azionari europei in rialzo, bene gli indici PMI. Ftse Mib a +1,5%, focus su Leonardo e Atlantia. Usa, tassi T-Bond in calo, ottimismo per vaccino J&J

Grafico su schermo Borsa Fonte: Bloomberg

Avvio in rialzo per il Ftse Mib grazie alle buone notizie in arrivo sul fronte vaccini e dal mercato obbligazionario, soprattutto quello Usa. In nottata infatti i rendimenti sul Treasury Bond decennale, che nel corso dell’ultima settimana aveva raggiunto i massimi da un anno (ponendo seri dubbi sulle modalità di ripresa economica post-covid) è tornato in area 1,40%, in un segnale rassicurante per gli investitori.

L’indice di Milano in apertura si allinea dunque al resto degli azionari europei: l'indice di Borsa europeo Stoxx 600 apre in rialzo dell'1,2% mentre quello britannico Ftse avanza dell'1,2%, il tedesco Dax aumenta dell'1,3%, il francese Cac 40 guadagna l'1,2% e lo spagnolo Ibex è a +1,5%.

Quotazioni Ftse Mib in rialzo, focus su comparto industriale

Il Ftse Mib dà il via al mese di marzo con un rimbalzo, dopo la chiusura in calo di venerdì scorso. A mezz’ora dall’apertura l’indice di Milano avanza dell’1,58% e torna sopra i 23.000 punti (23.210).

Oggi gli occhi degli operatori sono puntati soprattutto sul titolo Atlantia, che avanza del 3,29% dopo che il consiglio d’amministrazione ha rifiutato l’offerta presentata la settimana scorsa dalla cordata Cdp-Macquarie-Blackstone per rilevare la quota di Autostrade per l’Italia. La holding della famiglia Benetton ha giudicato la proposta (9 miliardi per il 100% di Aspi) inferiore alle attese e ha dato mandato a vertici di verificare la possibilità di introdurre "necessari sostanziali miglioramenti".

Nei giorni scorsi Tci, fondo partner con il 10% di Atlantia, aveva chiesto al Cda di rifiutare l'offerta, cosi come l'azionista di minoranza Spinecap aveva chiesto al gruppo di infrastrutture di non accettare proposte per Aspi che valorizzino il 100% della società meno di 12,5 miliardi di euro.

In rialzo oggi anche il titolo Leonardo, che guadagna il 3,32% dopo che, venerdì, Leonardo Drs (controllata di Leonardo) ha depositato alla Sec, l’autorità vigilante di Wall Street, una proposta di offerta pubblica iniziale di una quota di minoranza delle sue azioni ordinarie. Secondo quanto dichiarato in una nota da Leonardo, il numero di azioni ordinarie da collocare e la fascia di prezzo del collocamento non sono ancora stati determinati. Il perfezionamento dell'operazione è atteso entro la fine di marzo 2021.

Tra i rialzi di oggi sul Ftse Mib spiccano anche A2a, che avanza del 3,3%, e il titolo Unipol, a +3,21%.

Torna sotto quota 100 punti lo spread, che al momento è pari a 99,4 punti dai 105 della chiusura di venerdì. In calo il rendimento del decennale italiano, che si attesta allo 0,72% rispetto allo 0,78% con cui hanno chiuso gli scambi della settimana scorsa.

Le notizie dal resto dei mercati finanziari

  • Europa – Proseguono i rialzi sul resto degli azionari del Vecchio Continente, soprattutto dopo dati macro migliori del previsto. L’indice dei direttori agli acquisti nel settore manifatturiero, pubblicati oggi dall’istituto Ihs Markit, si sono infatti confermati in rialzo: 56,1 punti in Francia (erano 51,6 a gennaio), 60 punti in Germania (57,1 a gennaio), 57,9 nell’Eurozona (54,8 un mese fa), bene anche il dato per l’Italia anche se inferiore rispetto alle aspettative, con 56,9 punti (55,1 a gennaio) rispetto ai 57 previsti.
  • Usa – ottimismo sui mercati dopo l’approvazione da parte della Food and Drug Administration del vaccino Johnson&Johnson (per quella dell’Ema è probabile dover aspettare almeno fino a metà marzo), che hanno riportato in area verde i futures su Wall Street. Migliora anche la situazione sul mercato obbligazionario, con i tassi sui Treasuries decennali che solo venerdì sono tornati a frenare, scendendo in area 1,40%. Resta comunque alta l’attenzione: sempre venerdì il maxi-pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari proposto dal presidente Usa Joe Biden ha ricevuto il primo via libera dalla Camera dei Rappresentanti.
  • Forex – Nelle ultime ore il dollaro è tornato prendere quota, dopo un leggero calo in leggero rafforzamento all’avvio della settimana sui mercati. L'euro rallenta dello 0,34% a 1,2031 dollari. In Asia lo yen è stabile a 106,7 dollari, timidi tentativi di recupero da parte della sterlina con il cambio GBP/USD che avanza dello 0,09% a 1,3937, dopo una settimana in area 1,40-1,41.
  • Materie prime – nella settimana della riunione dell’Opec+, in programma per mercoledì, il prezzo del barile rimbalza: il Wti sale a 62,52 dollari, il Brent a 65,50 dollari in previsione di nuove decisioni in tema di tagli alla produzione (l’Arabia Saudita vorrebbe che i tagli proseguissero al ritmo attuale, al contrario della Russia che preme per un allentamento).

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