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Quotazioni Ftse Mib toniche, scattano i titoli oil grazie ad accordo Opec+

Da gennaio sale la quantità di petrolio sul mercato, ma “solo” di 500 mila barili al giorno: il compromesso fa bene ai titoli oil sull’indice Mib. Futures USA positivi, EUR/USD sopra 1,21

Dax Fonte: Bloomberg

Il balzo in avanti del prezzo del petrolio, con il Brent che sfiora quota 50 dollari al barile, aiuta al rialzo i tioli oil su tutte le Borse europee. A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,49% a mezz’ora dall’apertura, trainato oltre che dai petroliferi anche dal rally delle azioni Leonardo (a +3,48% dopo il rally di ieri in chiusura).

Bene anche il resto degli azionari europei. Dopo un’apertura positiva per tutti ad eccezione del Dax di Francoforte, che comunque al momento avanza dello 0,44%, lo sprint in partenza porta rialzi generalizzati: il Cac40 avanza dello 0,72%, il Ftse 100 sale dello 0,82% e l’indice di Madrid guadagna lo 0,69%.

Come si stanno muovendo le quotazioni sul Ftse Mib oggi?

Oltre al titolo Leonardo, che beneficia ancora del rally di ieri scaturito da una maxi-commessa di Ryanair (75 aerei Boeing) e alle 10:00 avanza del 3,98%), oggi sul Ftse Mib è la giornata dei titoli petroliferi.

Le azioni Eni avanzano del 2,35%, quelle Tenaris del 2,07% e le Saipem arrivano a guadagnare il 4,35%.

Ieri l’Opec+, l’organizzazione che riunisce i principali paesi esportatori di greggio, ha trovato un accordo circa i tagli alla produzione: dagli attuali 7,7 milioni di barili in meno al giorno a partire dal 2021 si passerà a una riduzione graduale, se le condizioni di mercato lo consentiranno, per favorire il rialzo dei prezzi (crollati all'indomani della crisi pandemica).

Tra le variabili: la distribuzione e l’efficacia del vaccino anti-covid, il cui annuncio già all’inizio di novembre aveva fatto schizzare il prezzo del barile di circa il 10%, sollevando dubbi sulla necessità di estendere l’attuale regime di tagli (secondo il piano originario, a partire da gennaio la produzione sarebbe dovuta salire di quasi due milioni di barili al giorno. Alla luce del nuovo compromesso, saranno solo 500 mila al giorno).

Al momento il Brent viaggia a 49,61 dollari al barile, in rialzo dell’1,85%, mentre il Wti avanza dell’1,75% a 46,44 dollari al barile.

Nel frattempo, in serata a mercati chiusi è atteso il giudizio di Fitch sul rating dell’Italia.

Quali notizie dal resto dei mercati finanziari?

La giornata sui listini è controbilanciata dalle notizie rilasciate da Pfizer: difficoltà di approvvigionamento porteranno al dimezzamento delle dosi del vaccino, sviluppato insieme alla tedesca Biontech, che le due case farmaceutiche avevano in programma di consegnare entro la fine dell’anno.

In compenso si fa spazio Moderna, secondo cui il proprio vaccino garantirebbe fino a tre mesi di immunità dopo la somministrazione della seconda dose.

Lunedì vertice straordinario dell’Unione Europea sul Recovery Fund, mentre le esortazioni del presidente eletto Joe Biden al Congresso per la rapida approvazione di un pacchetto di iuti fiscali in funzione anti-crisi ha galvanizzato i futures su Wall Street, che al momento segnano rialzi tra lo 0,20% e lo 0,37%.

Oggi gli Usa attendono i dati macro su disoccupazione a novembre e nuove buste paga. Il consensus prevede 469 mila nuovi posti di lavoro creati a novembre e un tasso di disoccupazione in calo dal 6,9% di ottobre al 6,8%.

Infine, prosegue il rally dell’EUR/USD: nonostante una timida ripresa del dollaro ieri, subito dopo i dati positivi sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (75 mila in meno rispetto al dato precedente), il cambio sale oggi a quota 1,2164, il massimo dall’aprile 2018.

La moneta unica torna a rafforzarsi anche nei confronti della sterlina, con il cambio EUR/GBP in rialzo a 0,9056, in quelle che sono ore decisive per l’accordo commerciale sulla Brexit.

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