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Quotazioni petrolio proseguono in rialzo, bene le scorte di petrolio USA

Per gli esperti, il prezzo del greggio potrebbe arrivare a 70-80 dollari entro la fine dell’anno

pompe petrolifere Fonte: Bloomberg

Prosegue il rally del prezzo del petrolio, con il Wti che nelle ultime ore avanza a 58,53 dollari mentre il Brent si mantiene stabile sui 61,41 dollari al barile, sui massimi dall’inizio dell’anno.

A spingere il prezzo del barile al rialzo non è solo la strategia dei tagli alla produzione, che pure dall’inizio dell’anno ha provocato un rialzo di oltre il 20%, ma anche i dati settimanali sulle scorte di petrolio Usa, che si confermano positivi.

Prezzo del petrolio in rialzo, inventari Usa sempre più liberi

L’Energy Information Administration statunitense ha infatti rilasciato oggi i dati sulla situazione delle scorte di greggio in Usa. Negli ultimi sette giorni le aziende petrolifere Usa hanno segnalato una diminuzione nelle giacenze pari a un totale di 6,64 milioni di barili, un dato di gran lunga superiore alle attese – gli analisti si aspettavano al massimo una contrazione da 985 mila barili.

Per la terza settimana di seguito dunque le scorte Usa si confermano in calo, permettendo alle aziende e ai centri di stoccaggio di tirare un sospiro di sollievo. Scendono anche la giacenze di greggio a Cushing, in Oklahoma: nel più grande centro di stoccaggio statunitense l’Eia registra 658 mila barili di petrolio in meno, che si aggiungono al calo dell’ultima rilevazione (1,52 milioni di barili).

D’altra parte, il report dell’Eia arriva a un giorno di distanza da quello dell’Api, l’American Petroleum Institute (la principale organizzazione professionale statunitense nel campo dell'ingegneria petrolchimica e chimica, indipendente) che aveva previsto un calo di 3,5 milioni di barili; allo stesso tempo, l’istituto ha annunciato un balzo nei depositi di gasolio di 4,8 milioni di barili nell’ultima settimana – segno che la pandemia di covid-19 continua a incidere sulla ripresa della domanda di carburanti.

Le stime dell’Eia riguardo le scorte di gasolio invece sono leggermente più ottimistiche: 4,3 milioni di barili in più negli ultimi sette giorni, rispetto al dato precedente che aveva visto un aumento da 4,5 milioni. Male invece la produzione, che nell’ultima settimana si è aggirata in media attorno agli 8,7 milioni di barili, rispetto agli 8,4 della settimana precedente.

Cosa si prospetta per il futuro del prezzo del petrolio?

All’inizio della settimana l’Eia ha inoltre pubblicato il proprio report mensile sull’energia nel breve termine in cui ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il prezzo di Brent e Wti, che durante i 2021 potrebbe assestarsi rispettivamente a 53,20 dollari al barile e 50,21 dollari. I rialzi sarebbero destinati a continuare fino al 2022.

Nel frattempo, i prezzi attuali del petrolio hanno già superato tutte le aspettative per i primi mesi del 2021. L’ottimismo per i vaccini contro il covid-19 e i buoni risultati della strategia dei tagli alla produzione portano alcuni esperti ad alzare ancora di più le aspettative per il prezzo del petrolio fino a 70-80 dollari al barile, per arrivare a sfiorare i 100 dollari il prossimo anno.

“Il sostegno sembra solido e l'idea diffusa è che il mercato petrolifero bruci rapidamente il rimanente surplus dovuto alla crisi, arrivando potenzialmente a una situazione più tirata più avanti nell'anno” spiegano dalla banca svizzera Julius Baer.

Intanto, l'Arabia Saudita ha promesso ulteriori tagli all'offerta a febbraio e marzo, sulla scia delle riduzioni da parte di altri membri dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e dei suoi alleati.

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