Trimestrale Amazon: i risultati battono le aspettative, boom di acquisti sul titolo

Ieri sera sono stati pubblicati i risultati finanziari di Amazon che hanno dimostrato una grande resilienza nonostante le difficoltà poste dal complicato quadro macroeconomico dettato da pressioni inflazionistiche record, dalle politiche monetarie restrittive imposte dalle banche centrali e dai ritardi nelle forniture.

La trimestrale è stata accolta positivamente dagli investitori che evidentemente si aspettavano un deterioramento rispetto al trimestre precedente. Ieri il titolo è scattato del 13% nell’after-hours, fino ad un massimo di $139, dopo che la società ha mostrato ricavi in aumento rispetto alle previsioni. Oggi, nel premarket segna un aumento del 12% grazie anche alle previsioni sulla guidance dell’anno in corso che sono risultate positive con un aumento dei ricavi nel terzo trimestre tra i $125 e i $130 miliardi.

Il mercato ha dunque deciso di premiare il titolo dopo essere stato rassicurato dalle azioni prese per porre rimedio alle difficoltà del business dell’e-commerce.

Tuttavia, al momento la società con sede a Seattle sta facendo i conti con gravi problemi all’interno del suo settore di punta, quello relativo all’e-commerce.

Nel comparto Amazon ha goduto di un grande successo durante il boom avvenuto a causa della pandemia di Covid-19. La conseguente sovra-espansione, attuata per sfruttare una domanda in forte crescita, si sta ritorcendo contro l’azienda che ora soffre a causa di troppi dipendenti e magazzini oltre all’erosione dei margini in un segmento di mercato che, per sua natura, deve mantenere questi ultimi bassi. Infatti, le vendite online sono in calo del 4% anno su anno.

Nonostante ciò, i ricavi provenienti dal segmento delle pubblicità sul proprio sito sono aumentati, in controtendenza rispetto a colossi come Meta Platforms e Alphabet che al contrario le hanno viste diminuire.

Inoltre, la spericolata speculazione azionaria sul titolo Rivian (produttore di auto elettriche) ha generato - ad oggi - una perdita di ben $11,5 miliardi a causa del ribasso delle quotazioni che da inizio anno perdono il 68% a $33 ad azione.

Tuttavia, il Ceo, Andy Jassy, sembra sia riuscito - almeno parzialmente - a convincere i mercati del fatto che Amazon è in grado di porre rimedio ai suoi passati errori all’interno del suo business tradizionale (e-commerce) e che dunque riuscirà presto a farlo prosperare.

I risultati

Amazon ha riportato ricavi in crescita del 7% pari a $121,23 miliardi contro le attese ferme a $119,09 miliardi. La guidance rimane dunque positiva con la società che si attende ricavi nel terzo trimestre 2022 compresi tra i $125 e i $130 miliardi, un aumento rispettivamente del 13% e del 17%.

Gli EPS, invece, hanno registrato una perdita di 20 centesimi per azione contro stime del consensus che si attendevano un risultato positivo a $0,12 per azione.

La società ha mostrato inoltre la volontà - e la capacità - di rimediare ai propri errori riducendo il personale di ben 99.000 persone portando il totale dei dipendenti a 1,52 milioni. Riguardo a ciò, anche il CFO, Brian Olsavsky, ha avvertito che Amazon rallenterà le assunzioni in futuro sulla scia degli avvertimenti fatti anche dalle altre società tecnologiche.

Tuttavia, la punta di diamante rimane la divisione di cloud computing AWS (Amazon Web Services) che continua a stupire grazie a vendite in aumento del 33% anno su anno a $19,74 miliardi, più delle previsioni del consensus ferme a $19,56 miliardi. Inoltre, anche l’utile operativo stupisce con un risultato di ben $5,7 miliardi.

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