Trimestrale Unicredit, i risultati battono le previsioni, rivisti al rialzo gli obiettivi 2022

Unicredit ha rilasciato i dati trimestrali che si sono dimostrati ben migliori delle aspettative. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti ha inoltre rivisto al rialzo la guidance sulla scia di un clima macroeconomico dettato da un aumento dei tassi di interesse imposto dalle autorità monetarie per frenare le crescenti pressioni inflazionistiche. Infatti, quasi tutte le banche centrali si stanno adoperando nel combattere l’inflazione (ai massimi da quarant’anni) con rialzi che - nelle ultime riunioni - hanno stupito i mercati.

La prima è stata la Bank of Canada che il 13 luglio ha alzato il tasso overnight di 100 punti base portandolo dall’1,5% all’attuale 2,5%. La settimana scorsa è stato invece il turno della Banca Centrale Europea che, pressata su innumerevoli fronti, ha optato per un rialzo di 50 punti base (il consensus era pressoché certo su un aumento di 25 punti base).

Non ultimo questa sera ci sarà la decisione della Federal Reserve che potrebbe sorprendere a sua volta con un aumento dei tassi dell’1% invece che del previsto 0,75%.

Proprio per questi motivi, il settore bancario si sta ritrovando tra quelli più privilegiati durante una fase di mercato tutt’altro che semplice. Inoltre, l’aumento del costo del denaro sta beneficiando soprattutto i grandi gruppi bancari europei, notoriamente più sbilanciati sul lato commerciale piuttosto che su quello d’affari come invece le banche statunitensi.

Questa mattina il titolo Unicredit guadagna un +5,60% con le quotazioni in crescita dagli €8,6 della seduta precedente ai €9,20 di oggi.

I risultati

Unicredit ha dunque archiviato il primo semestre con ricavi netti pari a €4,4 miliardi (+12,5% a/a) grazie alla crescita del margine netto di interesse e alla diminuzione delle rettifiche sui crediti. L’utile si attesta invece a €2,01 miliardi, ben al di sopra delle aspettative del consensus ferme a 996 milioni, mentre l’utile netto ha toccato gli €1,5 miliardi e il CET1 Ratio (Common Equity Tier) è stato pari al 15,73%.

I costi operativi si sono invece ridotti del 4,4% grazie anche alla diminuzione dell’esposizione verso la Russia, stimata in €2,7 miliardi, dove Unicredit è presente dal 2005 con 4mila dipendenti e 70 filiali sparse su tutto il territorio.

Unicredit ha migliorato la guidance 2022 sulla base sia della solida performance del primo semestre sia per le aspettative su un contesto macroeconomico favorevole (tassi di interesse in crescita in Europa). Il giro d’affari è atteso pari a €16,7 miliardi e l’utile pari a €4 miliardi (escluso l’effetto Russia).

La società ha inoltre comunicato la decisione di convocare un assemblea per settembre così da discutere riguardo alla seconda tranche del buyback azionario previsto per un ammontare pari a un miliardo di euro.

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