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Trimestrali Usa, Jp Morgan apre il round delle banche Usa: risultati oltre le aspettative, quotazioni in rialzo

Le prime banche Usa hanno iniziato a pubblicare i risultati dell’ultimo trimestre 2019 e scontano gli effetti dell’ultimo taglio dei tassi della Fed

Insegna JP morgan Fonte: Bloomberg

Parte la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti: tra le prime a rilasciare i risultati dei tre mesi da ottobre a dicembre è la banca JP Morgan, che li ha pubblicati prima dell’apertura di Wall Street.

Buone notizie per la banca di investimenti, che nell’ultimo trimestre dell’anno ha visto i profitti crescere del 21% a 8,52 miliardi di dollari, con 2,57 dollari per azione. I risultati hanno di gran lunga battuto le previsioni degli analisti, che aspettavano un Eps di 2,34 dollari. Anche i ricavi sono aumentati, toccando la cifra di 29,2 miliardi (il 9% in più rispetto alle previsioni, che stimavano 27,94 miliardi).

Per Jamie Dimon, amministratore delegato della banca, si tratta di un risultato da record.

Come si sono comportati i diversi comparti della Banca?

Il profitto del settore investimenti ha sperimentato un aumento del 48% arrivando a 2,9 miliardi di dollari, principalmente grazie ai comparti trading e vendite. I movimenti di trading sui Bond sono aumentati dell’86%, corrispondente a 3,4 miliardi di dollari (rispetto ai 2,61 miliardi stimati dal consensus). Gli investitori hanno rilevato un aumento dei ricavi fino a 1,5 miliardi (dalle stime erano 1,35 miliardi).

Quanto alla sezione affari e consumatori, i profitti sono aumentati del 5%, a 4,2 miliardi, mentre i ricavi sono aumentati a 14 miliardi, il 3% in più rispetto all’ultima trimestrale. In questo caso, i guadagni sono dovuti per lo più a carte di credito e prestiti , sebbene l’abbassamento dei tassi di interesse abbia colpito il core business della banca, provocando ribassi del 2% (6,4 miliardi). I bassi tassi di interesse hanno impattato anche sull’utile netto, che rispetto all’anno scorso (quando segnava 2,55%) è calato a 2,38% - a fronte di una stima di 2,37%.

Dal punto di vista commerciale, invece, JP Morgan ha registrato un’entrata inferiore del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, corrispondente a 938 milioni, con un ricavo netto di 2,2 miliardi, il 3% in meno rispetto allo steso periodo dell’anno scorso.

Come sono andate le altre banche?

D’altra parte, il taglio dei tassi operato dalla Federal Reserve a ottobre avrà avuto ripercussioni su tutti gli istituti di credito. Anche Citigroup, che come JP Morgan ha pubblicato oggi i dati sull’ultimo trimestre, ha superato le aspettative degli analisti, seppur scontando allo stesso modo gli effetti della riduzione dei tassi.

Citigroup ha dichiarato ricavi per 18,378 miliardi (a fronte di un’aspettativa di 17,855 miliardi) e un utile per azione di 1,90 dollari (previsti: 1,84 dollari). I guadagni dagli scambi a tasso fisso ammontano a 2,9 miliardi, mentre dal trading sulle azioni sono stati ricavati 516 milioni di dollari – quest’ultimo è l’unico risultato negativo: le aspettative, di 637,7 milioni, sono state disattese a causa, secondo la nota della banca, di un contesto divenuto “sempre più complicato”.

Opposta invece la situazione di Wells Fargo, i cui ultimi tre mesi hanno riportato risultati niente affatto positivi. A fronte di ricavi attesi per 20,14 miliardi, la banca Usa ha raggiunto solo 19,86 miliardi di dollari; quanto all’utile per azione, si parla di 93 centesimi, mentre l’analisi di Refinitiv aveva stimato almeno 1,12 euro. Il profitto si è fermato a 2,87 miliardi, il 53% in meno rispetto a quello della fine dell’anno scorso, quando arrivò a 6,06 miliardi.

Domani pubblicheranno le rispettive trimestrali anche Bank of America e Goldman Sachs. Le stime vedono per la prima una diminuzione dell’Eps del 2,09%, a 0,69 dollari per azione, mentre anche i ricavi si prevedono in perdita a 22,3 miliardi di dollari (il 2,2% in meno rispetto allo stesso periodo dello stesso anno.

Pochi dubbi invece su Goldman Sachs. Secondo Zacks Investment è infatti altamente probabile che l’istituto di credito raggiungerà un Eps di 5,18 dollari (l’anno scorso era stato 6,04 dollari) e un ricavo di 8,5 miliardi di dollari, leggermente superiore a quello del 2018, che si era fermato a 8,3 miliardi.

Come hanno reagito i titoli all’apertura di Wall Street?

Sul pre-market il titolo di JP Morgan aveva guadagnato l’1,3%, che poi è salito all’1,8% all’apertura di sessione, arrivando a 139,88 dollari per azione. Sale anche Citigroup , a 82, 19 dollari (+1,91%), mentre cala Wells Fargo , che perde il 2,74% e scende a quota 50,68 dollari per azione.

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