Week Ahead: 9 – 13 Settembre. Draghi soddisferà i mercati?
Con il dissolvimento delle tensioni commerciali e dei timori di un No Deal per la Brexit, gli operatori possono concentrarsi sulle prossime manovre delle Banche centrali, a partire dalla Bce.
La prima settimana di settembre si è chiusa con il segno positivo per il listini mondiali, che hanno apprezzato l'allontanamento delle minacce derivanti sia dalla guerra commerciale che dalla Brexit. Sebbene si sia trattato solo di uno slittamento di ambedue le questioni, gli operatori sembrano essere fiduciosi, soprattutto sulla Brexit, il cui rischio No Deal si è notevolemente ridotto.
Gli investitori possono ora concentrarsi sulle prossime mosse delle Banche centrali, le cui aspettative del mercato rimangono esageratamente orientate verso un atteggiamento accomodante. La prima ad esporsi sarà la Bce, che il prossimo giovedì tornerà a tagliare i tassi d'interesse per la prima volta dal 2016. Il taglio riguarderà con ogni probabilità il tasso sui depositi che dovrebbe essere limato di 20 punti base. Allo stesso tempo, l'Istituto di Francoforte dovrebbe adottare misure per allentare le pressioni sulle banche prevedendo una serie di tassi a livelli più favorevoli per le banche (il cosiddetto tiering). Infine, ma forse più importante, Draghi proverà a non deludere le attese del mercato, che propendono per un lancio immediato del QE 2.0, limitandosi a cambiare la forward guidance per i prossimi mesi. Non crediamo che la Bce lanci il QE, vista la scarsità di strumenti a disposizione per Francoforte. Le munizioni della Bce sono scarse e vanno preservate nel caso lo scenario dovesse deteriorarsi. Quindi aspettiamoci volatilità, anche se in fondo non crediamo che il mercato stia pensando veramente al bazooka.
Sul fronte dati macro, l'attenzione si concentrerà principalmente sulle figure statunitensi, in particolare sulle vendite al dettaglio e sull'inflazione di agosto. Sono dati questi importanti soprattutto dopo il report sul mercato del lavoro che ha mostrato una buona tenuta della crescita dei salari. Anche sul lato Fed, la cui riunione si terrà il 17 e 18 settembre, lo scenario più scontato riguarda un taglio dei tassi di 25 punti base.
Una certa attenzione meritano anche i dati cinesi, sulla bilancia commerciale e sull'inflazione di agosto.
Sui mercati continuiamo ad essere rialzisti, con la possibilità per i listini Usa di rivedere i massimi storici segnati a luglio, mentre quelli europei dovrebbero arrivare a rivedere i picchi di inizio estate.
Calendario Macro
Lunedì 9 Settembre
Bilancia commerciale agosto, Cina
Bilancia commerciale luglio, Germania
Produzione industriale luglio, UK
Martedì 10 Settembre
Tasso inflazione agosto, Cina
Produzione industriale luglio, Italia
Report JOLTS luglio, USA
Mercoledì 11 Settembre
Prezzi alla produzione agosto, USA
Scorte settimanali di petrolio, USA
Giovedì 12 Settembre
Tasso inflazione finale agosto, Germania
Riunione di politica monetaria della Banca centrale europea (Bce), Eurozona
Tasso inflazione agosto, USA
Nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione, USA
Venerdì 13 Settembre
Vendite al dettaglio agosto, USA
Scorte imprese luglio, USA
Fiducia Univ. del Michigan preliminare settembre, USA
Trivelle settimanali attive Baker Hughes, USA
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