BoJ mantiene tassi fissi al -0,1%

La decisione

Oggi la Bank of Japan ha deliberato in materia di politica monetaria lasciando invariato il tasso di interesse di riferimento al -0,1% così come la YCC (Yield Curve Control), l’insieme di misure utilizzate per mantenere i rendimenti obbligazionari entro un certo limite prefissato.

D’altra parte, gli operatori non si attendevano grandi cambiamenti visto che questa è stata l’ultima riunione dell’attuale Governatore Haruhiko Kuroda, in carica da dieci anni (il massimo nella storia della BoJ) e fautore della politica monetaria ultra-espansiva che ha risollevato il paese dalle spinte deflazionistiche.

Nonostante ciò, subito dopo la decisione della BoJ, il Parlamento giapponese ha ufficialmente designato come successore di Kuroda l’economista Kazuo Ueda che prenderà il suo posto alla guida della banca centrale già a partire dal prossimo mese.

Proprio con il cambio al vertice gli operatori si attendono alcuni sconvolgimenti che potrebbero influenzare i mercati anche se già il 19 marzo due vicegovernatori saranno sostituiti da due membri vicini a Kuroda, Shinichi Uchida e Ryozo Himino.

Dopodiché sarà tutto nelle mani del nuovo governatore Ueda con gli addetti ai lavori che credono che la prossima riunione di giugno possa rappresentare un punto decisivo dal punto di vista della politica monetaria.

Infatti, l’inflazione ha continuato a crescere nel Paese del Sol Levante (+4,3% a gennaio) anche se è attesa in calo nei prossimi mesi a causa dell’introduzione di stimoli governativi volti ad abbassare i costi delle bollette domestiche.

Gli effetti sui mercati

Le Borse asiatiche chiudono in forte ribasso a causa di timori sul settore bancario negli Stati Uniti. Tokyo è in rosso del -1,67% a 28.143 punti mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso il -2,4% appesantito anche dalla trimestrale deludente del colosso dell’e-commerce JD.com Inc.

Il cambio USD/JPY (大口） è molto volatile già prima dell’effettiva decisione della BoJ e subito dopo l’evento scende di circa 30 pips fino al minimo di 136,41. Nel corso della sessione il cambio risale fino a 136,85 per poi mostrare un deciso trend discendente che lo porta fino in area 136,20.

Le previsioni

Con questa riunione si chiude il capitolo Kuroda alla guida della Bank of Japan con il suo operato che ha sicuramente portato dei risultati notevoli facendo uscire il Giappone dalla morsa della deflazione. Tuttavia, la politica monetaria ultra-espansiva non può continuare indefinitamente e dovrà necessariamente essere adattata ai mutamenti dello scenario macroeconomico.

Il suo successore, Kazuo Ueda, è noto per essere un neutrale ma ha già dichiarato che la banca centrale nipponica adotterà “la corretta politica monetaria al momento giusto” mostrando che non si farà condizionare dalla pressione dei mercati.

Dal nostro punto di vista, restiamo convinti che la BoJ manterrà ancora la sua attuale politica monetaria in quanto non è ancora convinta della reale ripresa dei salari, unico fattore che potrebbe indurre una sostenuta ripresa economica ed evitare quindi il ritorno delle spinte deflazionistiche.

Tuttavia, nelle prossime riunioni vi potrebbero essere alcuni cambiamenti dal lato della YCC, lo strumento utilizzato per monitorare i rendimenti dei titoli di stato nipponici.

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